Trattamento con editing genetico della Distrofia Muscolare dei Cingoli 1F/D2
Sulla rivista internazionale “Molecular Therapy. Nucleic Acids” (https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S2162253123000070) è stato pubblicato uno studio sperimentale che corregge la mutazione del gene che causa la Distrofia Muscolare dei Cingoli 1F/D2, denominata LGMDD2, anche conosciuta come Trasportinopatia. Il gene che porta la mutazione codifica una proteina che è responsabile dell’introduzione nel nucleo delle cellule di proteine legate al metabolismo degli acidi nucleici o di virus come l’HIV (AIDS) in modo che si replichi. Lo studio è stato condotto utilizzando la tecnologia di editing genetico CRISPR su cellule muscolari immortalizzate di un paziente affetto dalla malattia. La ricerca ha dimostrato che le cellule malate trattate hanno riacquistato vitalità, sono state corrette varie funzioni compromesse come l’autofagia e recuperato in gran parte il profilo della funzione cellulare compromessa nell’analisi trascrittomica.
La ricerca ha richiesto la collaborazione di diversi gruppi altamente specializzati: da un lato, l’Unità di Riferimento Europea per le Malattie Neuromuscolari Rare dell’Ospedale UIP La Fe insieme al Gruppo di Ricerca di Patologia Neuromuscolare e all’Unità di Biomedicina Molecolare, Cellulare e Genomica dell’Istituto di Ricerca IIS a La Fe, che fanno parte del Centro di Ricerca Biomedica in Rete (CIBERER) dell’Istituto Carlos III di Madrid; dall’altro, l’Istituto di Biotecnologia e Biomedicina (BIOTECMED) dell’Università di Valencia e IIS INCLIVA.
La distrofia muscolare LGMDD2 è una malattia ultra-rara poiché sono noti solo un centinaio di casi nel mondo, novanta dei quali si trovano in Spagna e appartengono ad una stessa famiglia il cui antenato comune abitava, 8 generazioni fa, in una città all’interno della regione di Murcia. La malattia si manifesta fondamentalmente con una paralisi muscolare progressiva con diversi profili per quanto riguarda l’età di esordio, il decorso e le complicanze. I meccanismi patogenetici sono ancora sconosciuti ma questa ricerca potrebbe aiutare a scoprirli.
Questi studi di ricerca hanno ricevuto sostanziali finanziamenti dall’Associazione di pazienti con questa malattia “Conquistando Escalones”. Si segnala inoltre che all’inizio, questi studi hanno ricevuto un finanziamento anche da CIBERER e successivamente è stato sostenuto anche dalla Fondazione Feder e dal Ministero della Scienza e dell’Innovazione spagnolo.